Progetto Meeteen "Tempo Libero Tempo di crescita" |
![]() |
![]() |
![]() |
Un Progetto tutto da condividere, perfettamente in linea con le attività e la visione del Comitato Genitori che sicuramente potrà dare valore aggiunto alle scuole, al territorio e soprattutto ai nostri figli. L'ideale sarebbe unire le forze e riuscire più agevolmente a concretizzare le sinergie tra Famiglie, Scuola, Comune e Associazioni presenti nel nostro territorio per creare una rete strutturata tra tutte le agenzie e riuscire a vedere i frutti della sinergia già dal prossimo anno scolastico. Il giorno GIOVEDI' 3 MAGGIO 2012 alle ore 20:45 presso l'AUDITORIUM della Scuola Media FALCONETTO, il nostro Dirigente Scolastico Ornella Sturz organizzerà per tutti i genitori e gli insegnanti del 7° ISTITUTO Comprensivo la presentazione del Progetto Padova Meeteen Tempo Libero Tempo di crescita, promosso dall'Assessore alle Politiche Scolastiche, Educative, Giovanili del Comune di Padova - Claudio Piron e dall'Assessore alle Politiche Sociali e alla famiglia del Comune di Padova Fabio Verlato, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università degli Studi di Padova. Nel frattempo approfondiamo gli argomenti relativi al Progetto e cerchiamo insieme di creare i presupposti perchè possa essere "adottato" dal nostro territorio per i nostri ragazzi. In questo articolo potrai trovare tutte le indicazioni per poter acquisire le informazioni sulla portata del Progetto. ci 6? asp sl te:) PADOVA MEETEEN GRANDI SI DIVENTA! 1. LA RICERCA Nel corso dell’anno scolastico 2010-2011 abbiamo svolto una ricerca in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, per capire quanto i nostri ragazzi dedicano del loro tempo libero ad attività strutturate, vale a dire ad attività sportive, culturali, formative, caratterizzate da obiettivi chiari, frequenza continuativa, presenza di un adulto di riferimento. Ciò partendo dalla premessa che la partecipazione a tali attività rappresenta una condizione favorevole a una crescita sana e si rivela fattore protettivo da rischi di disagio sociale. “La partecipazione ad attività strutturate fornisce ai ragazzi un’ambiente sicuro in cui poter trascorrere il tempo libero sotto la supervisione di un adulto e favorisce l’instaurarsi di possibilità per lo sviluppo di abilità di varia natura (personali, sociali, ecc.) attraverso reali esperienze di crescita.” (Dworkin et al.,2007) L’obiettivo del lavoro è quindi poter delineare in base ai risultati della ricerca strategie efficaci e a promuovere la partecipazione dei ragazzi ed il loro benessere.
2. IL GRUPPO DI LAVORO
3. I RAGAZZI DELLA NOSTRA CITTA’ L’indagine ha coinvolto tutti i ragazzini frequentanti la classe prima delle scuole secondarie di primo grado nel corso dell’anno scolastico 2010 2011 e i loro genitori: hanno partecipato 1.325 ragazzi (pari al 87%) e 1.270 genitori (pari al 84%), per un numero complessivo di 23 plessi scolastici e 64 classi. Ai ragazzi e ai loro genitori sono state rivolte domande semplici ed accurate per cogliere il loro punto di vista sui temi del benessere e della partecipazione nel tempo libero. Quanto partecipano ad attività strutturate i ragazzi? Partecipazione - impegno orario settimanale Complessivamente il dato sulla partecipazione risulta più che buono: il 79,3% dei ragazzi si dedica ad attività strutturate tra le due e le sei ore ed oltre, alla settimana. Sarà nostro compito intervenire per ridurre quel 20,7% di ragazzi che ancora hanno un tempo libero “vuoto”, in quanto partecipano in modo scarso o molto scarso ad attività strutturate. Il tempo libero da impegni familiare e scolastici rappresenta per i preadolescenti un imperdibile occasione di fare esperienza di gruppo di fare relazioni interpersonali complesse, di arricchire il proprio mondo affettivo. …Ciò che rende il gruppo davvero uno spazio di crescita insostituibile è il consentire ai suoi membri, grazie alla ricchezza relazionale che lo caratterizza, la sperimentazione di dividersi modelli identitari: sessuali, personali, sociali, filosofici, religiosi e politici. Paola Sartori, Un laboratorio per diventare gruppo – Mensile Animazione Sociale
4. COSA FANNO DURANTE IL LORO TEMPO LIBERO? COSA VORREBBERO FARE? Le attività strutturate per il tempo libero favoriscono: lo sviluppo della coscienza e della responsabilità, il confronto con i propri limiti, l’integrazione psiche/corpo la scoperta della gratuità. Attività strutturate frequentate dai ragazzi Attività preferite dai ragazzi che partecipano in misura molto scarsa e scarsa (< 2 ore settimanali)
E’ interessante notare che subito dopo lo sport i ragazzi esprimono il desiderio di avere spazi informali di incontro, chiusi o all’aperto (parchi o piazze, spazi chiusi di incontro, gite) in cui poter essere protagonisti di iniziative significative per la loro crescita e il loro benessere; insieme al bisogno di contesti strutturati emerge quindi l’esigenza di spazi di “libertà” dove sperimentarsi, mettersi alla prova, definire una propria organizzazione; la preadolescenza si esprime in questo duplice bisogno: di sicurezza – gli abitanti strutturati, regolati, protetti e protettivi – e di sperimentazione – dove incontrare il nuovo, la differenza lo spazio senza vincoli: età di passaggio dove la transizione può essere positivamente sostenuta dal gruppo dei pari, che si pone come tramite e veicolo di crescita.
5. PERCHE’ E’ IMPORTANTE CHE FACCIANO E CON CHI L’indagine ha permesso di tracciare una fotografia dello stato di benessere dei preadolescenti padovani, in particolare rispetto a quattro indicatori: - la soddisfazione per la vita - i sentimenti di solitudine - il comportamento prosociale (comportamenti che producono beneficio ad altre persone: es. aiutare gli altri, organizzare iniziative per il gruppo di amici…). - il comportamento antisociale ( comportamenti quali aggressioni verso i coetanei, furti, mentire ai genitori o ad adulti di riferimento) I risultati della ricerca ci dicono che all’aumentare del livello di partecipazione settimanale ad attività strutturate aumenta la percentuale di ragazzi che riporta livelli alti di soddisfazione per la propria vita e di comportamento prosociale. Svolgere durante il tempo libero le attività strutturate fa bene: aiuta ad affrontare contesti e situazioni nuove, richiede di misurarsi con alcune difficoltà favorisce lo sviluppo di abilità e l’aumento dell’autostima; tutto ciò consente anche di confrontarsi con gli altri e di migliorare le proprie capacità di relazione. Volontariato Così, all’aumentare del livello di partecipazione settimanale dei ragazzi diminuisce la percentuale di ragazzi che riporta alti livelli di solitudine e di comportamento antisociale. Solitudine Si conferma, quindi, che un buon livello di partecipazione – tra le 2 e le 6 ore settimanali – ad attività strutturate nel tempo libero favorisce lo sviluppo adattivo in preadolescenza, proteggendo i ragazzi dal rischio di sviluppare sentimenti di solitudine e comportamento antisociale. Tale effetto favorevole della partecipazione sullo sviluppo dei ragazzi sembra arrestarsi quando l’impegno settimanale supera le 6 ore, come se oltre un certo limite si entrasse nell’area dell’”eccesso” di partecipazione, che esaurisce i suoi effetti benefici per produrre senso di non appartenenza ad alcun contesto e difficoltà a “stare” nelle situazioni, circondati da adulti che possono essere percepiti come poco attenti e, al tempo stesso, esigenti. Adulto di riferimento Quando i ragazzi percepiscono di ricevere sostegno informativo ed emotivo dall’adulto di riferimento delle attività, si rileva un minore percentuale di comportamenti antisociali rispetto a quando questa fonte preziosa di sostegno non viene riconosciuta dai ragazzi stessi. La presenza di un’ adulto significativo per i ragazzi, in quanto autorevole, affidabile, stimolante e supportivo, diventa un fattore di grande rilevanza per la partecipazione alle attività strutturate perché ne determina la qualità e ancor prima il senso. Ciò conferma che i ragazzi chiedono, hanno bisogno di relazione e contesti identitari.
6. IL RUOLO DEI GENITORI I genitori rappresentano un riferimento fondamentale nello sviluppo, anche nel corso della preadolescenza quando l’orizzonte relazionale e di interesse dei ragazzi si estende. In questo senso è fondamentale che la partecipazione dei ragazzi sia sostenuta nel contesto familiare. E’ importante sottolineare come i livelli di partecipazione dei ragazzi aumentino all’aumentare dell’importanza attribuita alla partecipazione da parte dei genitori e all’aumentare dell’incoraggiamento da parte degli stessi. Questo conferma quanto la famiglia può favorire la partecipazione dei ragazzi sia attraverso l’apprezzamento da parte dei genitori sia attraverso il dialogo tra i genitori e figli sulla attività praticata. Importanza attribuita dai genitori alla partecipazione dei ragazzi
7. DIFFICOLTA’ ALLA PARTECIPAZIONE: COSA DICONO I GENITORI Sono tre le difficoltà più importanti riportate dai genitori: 1) La scuola impegna troppo 2) La distanza dalle sedi di attività 3) La non conoscenza delle attività strutturate pomeridiane nel quartiere di residenza. Il terzo punto si è dimostrato l’ostacolo più rilevante, quindi dal punto di vista delle indicazioni derivanti dalla ricerca possiamo dire che è necessario curare con particolare attenzione l’informazione a tutti i genitori sulle attività strutturate presenti sul territorio, in particolare alle famiglie straniere, per superare il primo ostacolo alla partecipazione/integrazione dei ragazzi.
8. CONCLUSIONI: LA RETE DI PARTECIPAZIONE Dai risultati dell’indagine otteniamo le seguenti indicazioni utili a definire strategie di intervento a favore di preadolescenti e adolescenti: 1) Facilitare l’accesso delle famiglie ai servizi del territorio 2) Sostenere la collaborazione “famiglie – scuola – mondo associativo” 3) Promuovere e sostenere la partecipazione di tutti i ragazzi alle attività strutturate per il tempo libero 4) Arricchire di contenuti educativi i contesti che propongono attività per il tempo libero 5) Promuovere il lavoro di rete con le associazioni della Città per favorire la collaborazione, accrescere i saperi, ottimizzare e creare risorse.
Il progetto “PADOVA MEETEEN” e l’indagine “Preadolescenti e Tempo Libero”Il progetto “Padova Meeteen - Grandi si diventa” è stato promosso dal Comune di Padova a partire dall’anno 2010 con lo scopo di “andare incontro” ai preadolescenti e ai giovani della città offrendo loro nuove opportunità d’impegno per un loro pieno sviluppo e realizzazione. Materiali scaricabili (file pdf) I risultati dell'Indagine suddivisa per Istituto: 6°I.C. Cellini, Carazzolo, A.Moro >>7°I.C. Falconetto, Levi Civita, Pacinotti<< 10°I.C. Stefanini Salboro, Stefanini Voltabarozzo 11°I.C. Vivaldi Chieti, Vivaldi Moro La scuola dei genitori - 9 Novembre 2011 RIFERIENTI PER INFORMAZIONI Dott. ssa Francesca Chieco Tel.: 049.8278494 E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. DPSS Università degli Studi di Padova
|