PASSAPAROLA
Ciao Visitatore
, come di consueto promuoviamo e sosteniamo le attività del gruppo famiglie dell'Associazione NOI. Questa serie di eventi è il proseguo di un percorso rivolto ai genitori che devono affrontare il periodo dell'adolescenza dei propri figli.
Vogliamo ringraziare Vito e Chiara e tutti gli organizzatori di questi splendidi appuntamenti che ci fanno crescere...
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!
PENSARE INSIEME L’EDUCAZIONE

Presso la sala Melato del Nuovo
Centro Parrocchiale a Camin
il venerdi sera nelle date indicate
dalle h. 20.45 alle h. 22.45
PENSARE INSIEME L’EDUCAZIONE
RELATORE PROF. MICHELE VISENTIN
PRESIDE DEL LICEO DELLA COMUNICAZIONE”MARIA AUSILIATRICE” DI PADOVA
Calendario incontri
11/11/2016: Il genitore iceberg, storie di trappole e cambiamenti.
Il genitore/adulto porta con sé la sua storia di figlio e di persona che inevitabilmente incidono nelle sue relazioni. Questa storia non si vede.
Spesso questo legame tra la propria storia e il modo in cui mi relaziono con le persone è vissuto inconsapevolmente. Occorre partire da qui per sostenere i genitori in un percorso di apprendimento capace di favorire la crescita dei loro figli.
18/11/2016: Il genitore e la paura: quando si perde il Controllo.
L’adulto/genitore sperimenta la sua inadeguatezza di fronte a ciò che non comprende di sé e di suo figlio. I vissuti emotivi si colorano di tinte fosche e la paura porta a stili di relazione che invece di favorire il percorso evolutivo dei figli lo ostacolano.
Che cosa sentiamo come adulti/genitori quando il legame con i figli sembra strapparsi e non riusciamo più a comunicare?
25/11/2016: Il genitore e la Fiducia nel presente: stare di fronte e ascoltare.
Si può imparare a comunicare? Quali sono gli atteggiamenti esistenziali che permettono un incontro autentico? Recuperare la capacità di stare di fronte ai nostri figli attraverso un ascolto profondo può essere pensata come è un atteggiamento non-violento ( in quanto lascia essere ciò che si incontra) che si prende cura dell’altro riconoscendo in lui un’alterità che gli è familiare. Cominciare a guardare in faccia ciò che si incontra, è quindi un primo passo per costruire una relazione rispettosa ed è, contemporaneamente, un richiamare la necessità di guardarsi in faccia, e riattivare quel dialogo interiore senza il quale non c’è riconoscimento dell’alterità.